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Sweet Heart Trigger (Nyan-nya)

Nessun piano in particolare. Lo ucciderò e poi mi toglierò la vita.

Cole è un ragazzo che frequenta in college in una non precisata parte degli Stati Uniti. È gay, scheletrico, cupo, con un debole per gli uomini etero. L’unica consolazione di Cole è masturbarsi con il suo amato dildo, battezzato Alex jr in onore del suo vicino di stanza al dormitorio: Alex Rodriguez.
Alex è un ragazzo popolare, bello, solare e amabile in ogni aspetto, con un seguito di fanciulle non indifferente con le quali flirta senza farsi troppi problemi. Chi si fa problemi per ogni singolo respiro è Cole, il quale non può che masturbarsi e sognare di essere violato dal bel Alex che, una sera, ubriaco, entra per errore proprio nella stanza di Cole!
Dal disguido Cole decide di assottigliare la distanza tra loro, seguendo il ragazzo a una festa in maschera dove, ubriaco, finisce per dichiararsi. Alex rimane colpito da tanta inaspettata schiettezza e, nella sua natura positiva, priva di pregiudizi, non sa come rispondere all’altro ma si accende in lui la curiosità per quel ragazzo eccentrico. Che la fortuna abbia iniziato a girare per Cole?

fangirlinkSmut & Funny

Mi piacerebbe mettere come allegato una grassa risata per riportare il sentimento più autentico verso Sweet Heart Trigger.
Quest’opera del 2015 in sei capitoli (più un extra) scritta e disegnata Nyan-nya per moment, è stata una felice scoperta, una ventata di novità e simpatia che da molto tempo non trovavo nel boy’s love.
Sweet Heart Trigger è un titolo estremamente grafico, esplicito come solo la pornografia sa essere e dove Nyan-nya non ha alcun imbarazzo nel disegnare l’intimità maschile nel modo più realistico possibile con vignette che fanno da zoom nelle parti più impensabili.
Niente pudore, niente censura, tanto realismo ma non riterrei questo manga volgare.
Non mi piacciono le opere smut, perché non sono interessata a titoli incentrati sul sesso, li trovo noiosi, preferisco l’erotismo accompagnato a contenuti. Su carta Sweet Heart Trigger sarebbe lontano dall’essere un titolo per me, ma ho approcciato ad esso per caso, incuriosita perché trovavo il tratto molto particolare, con una strizzata d’occhio all’occidente. L’estetica del seme grosso e muscoloso e del uke piccolo e delicato è ben esplicitata, ma le pagine mostrano anche un tocco realistico che solitamente non rientra nei canoni di bellezza dei bishōnen protagonisti degli yaoi. Cole ha costole ben visibili, occhiaie molto pronunciate (che si notano meglio al di fuori delle official art), ci sono rughe espressive, elementi che rimandano a un contesto più autentico e che Sweet Heart Trigger non ha per caso.
Nyan-nya non è una rivoluzionaria e non voglio attribuire un carattere innovativo e di particolare originalità alla sua opera, ma ho adorato con entusiasmo l’intento di creare un manga puramente yaoi in una chiave estremamente realistica. Realismo e Yaoi sono antitesi uno dell’altro, una congiunzione concettuale impossibile, in quanto si escludono a vicenda, come possono convivere? L’autrice semplicemente propone un manga boy’s love molto ordinario, una storia semplice con i cliché del genere, ma proprio quando essi stanno per confermarsi fa intervenire la realtà sia graficamente che a livello di contenuti.
Cole è un personaggio che incarna in un certo senso l’intero mondo del BL con i suoi scenari surreali, mentre Alex è un personaggio concreto e con buonsenso, nonostante sia attratto da cose inusuali, come Cole e i suoi occhi bicolore.
Per fare un esempio di cliché che viene infranto, quando Alex ubriaco sbaglia camera entrando in quella di Cole che fantasticava sull’esser violentato dall’altro, in un manga yaoi tradizionale tale fantasia si sarebbe concretizzata. Lo stupro non sarebbe stato definito tale e da esso sarebbe nato l’amore (come accade in Junjō Romantica, per esempio), ma la fantasia resta fantasia in Sweet Heart Trigger e da persona stanca ed irritata dalla romanticizzazione delle molestie, ho gradito che in questo manga fantasia e realtà non vengano confuse.
L’incontro tra i due si propone comunque come uno scontro di visioni e immaginari, aprendosi a dinamiche e visioni divertenti, dando contenuto e personalità a un titolo che sarebbe altrimenti risultato anonimo.

Una parodia al Boy’s Love di sensibile pornografia e profonda ironia

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Con Sweet Heart Trigger, Nyan-nya fa un’operazione non dissimile da quella di Tanaka Ogeretsu in Yarichin Bitch Club: crea un manga che parodizza il mondo dello yaoi.
Ogeretsu usa l’eccesso e l’assurdo nella sua satira, toccando temi delicati, scherzando in modo estremo sul sesso, tanto da svenderlo. Questo coraggio (o questa follia?) hanno reso Yarichin e la sua autrice estremamente popolare, ma creando anche discordia in quanto tocca argomenti sensibili, oltre al fatto che l’intero titolo possa definirsi alquanto volgare. Sweet Heart Trigger è molto più esplicito ma non risulta volgare, forse perché ha una dimensione sentimentale in cui scava, ha sempre ben solido un legame con la realtà che è quella di due studenti di un college americano, abituati alle feste, all’alcol, a una maggiore apertura mentale ma – anche – a un’educazione sentimentale che si slega dal mondo fumettistico.
Una buona parte di manga BL pur trattando di omosessualità, non fa riflessioni profonde sul tema, sull’identità sessuale, sul come viene vissuta, si tende piuttosto a parlare di sentimenti proibiti che vanno nascosti. In altri casi troviamo un protagonista che si dichiara etero, con un’omofobia interiorizzata, che anche dopo aver avuto rapporti sessuali con uomini non accetta di essere omosessuale o, al massimo, concede che il partner sia l’unica eccezione. Non è la regola, intendiamoci, ma quanti titoli abbiamo letto con questa sorta di formula?
Alex in Sweet Heart Trigger è eterosessuale, non ha mai avuto esperienze diverse, ma è lui il primo a proporre a Cole di sperimentare, quanto non ha problemi in seguito nel dire che Cole è il suo ragazzo (ma Cole sì, ha paura che l’altro sia giudicato male) e durante un confronto quando gli viene detto: “ma tu non sei del suo genere” (ovvero, che non è omosessuale), Alex fa sbattere il muso contro la realtà: ha un ragazzo, fa sesso con lui, non può essere etero. Forse non è omosessuale ma bisessuale, ma ciò non cambia e non lo imbarazza.
Il manga ha soli sei capitoli (con extra) e non cerca di far fronte a grandi problematiche e riflessioni, ma si concede comunque dello spazio riflessivo dove dare alle cose un nome e cercare un significato nella relazione. I due finiscono per fare sesso continuamente e con difficoltà cercano di normalizzare il loro rapporto con una connessione emotiva; anche se c’è dialogo spesso non è sulle cose importanti. Non è chiaro per quale motivo Cole sia innamorato da tempo di Alex, quanto strano è il fatto che quest’ultimo sia attratto dagli occhi bicolore di Cole e che questo fondi la sua attrazione per lui. Quella tra i due è destinata ad essere una storia solo di sesso?
L’indagine introspettiva non si abbandona a toni melodrammatici visti e rivisti, Sweet Heart Trigger mostra dubbi e insicurezze attraverso gang, provocazioni e scambi divertenti; la leggerezza con cui vengono narrati gli eventi non ha nulla a che vedere con la superficialità ma – piuttosto – con una cifra stilistica consapevole, dove le piccole cose fanno la differenza.
Titolo e cover del primo volume faranno sorgere una domanda: cosa centrano le pistole?
Una pistola c’è. E se un’arma entra in scena quella pistola prima o poi sparerà. O forse no, cosa farà bang?
Con me Sweet Heart Trigger ha colpito a segno: è raro che provi entusiasmo per una serie così breve, ma se Nyan-nya ha iniziato questo progetto come dōjinshi e poi è stata pubblicata su moment, trovandosi attualmente al lavoro per un sequel (in corso sulla stessa rivista) credo sia la conferma della validità del suo lavoro e, mi auguro, che editori nostrani come Flashbook o J-Pop Manga possano interessarsi all’acquisto dei diritti.

Considerazioni finali: spoiler alert!

“Voglio ancora leggere di Alex e Cole”: questo è stato il pensiero alla fine della lettura.
Questo è il segno che un’opera funziona, quando ti rimane qualcosa, la senti viva e crea in te un piccolo posticino in cui i personaggi non si mescolano a tanti altri, ma sanno distinguersi.
Ho trovato estremamente godibile ogni pagina e nonostante il rapporto tra la coppia sembra basarsi solo sul sesso, è divertente il modo in cui entrambi fanno emergere le loro personalità durante gli amplessi, si sfruttano più baloon possibili per farsi conoscere, dire una battuta sagace o esprimere la loro eccentricità non risultando stereotipati o piatti. Sesso e ancora sesso, primissimi piani anali tra le vignette, non avrei mai immaginato di continuare oltre e trovare dolcezza: la mia parte preferita è quella in cui Alex chiede a Cole quale sia la sua canzone preferita nell’album Born to Die di Lana del Rey ed essa si rivela essere Dark Paradise (che ho ovviamente ascoltato durante la lettura). Every time I close my eyes/ It’s like a dark paradise/ No one compares to you/I’m scared that you won’t be waiting on the other side recita il ritornello che è anche il pensiero ossessivo di Cole sulla sua relazione.
Apprezzamento a parte della cultura pop integrata nel fumetto – inusuale nell’editoria giapponese per questioni di copyright – la canzone diventa una seconda chiave di lettura dell’introspezione del personaggio, un espediente di approfondimento che adoro. Dark Paradise in un certo senso anticipa il gesto di Cole di tirar fuori la pistola e minacciare di morte Alex. Davanti a quell’atto di gelosia mi aspettavo una melensa soluzione, ma quando Alex lo disarma e pone fine alla loro relazione ero felicemente sorpresa: nella realtà sarebbe una soluzione normale, ma inaspettata all’interno di un manga BL.
La pistola è esattamente l’ancora che frena la narrativa classica dello yaoi, nonostante tutta l’opera ci dia vari segnali, la pistola è quello il più evidente. Non ci sono giustificazioni davanti alle minacce e davanti alla violenza, una relazione sana non può permettersi “incidenti” di percorso simili. Certo, alla fine tutto si risolve, l’enorme equivoco del (non) tradimento con il personaggio di Lilly Evans (si commenta da solo l’omaggio) è svelato e Cole confessa che non c’erano bossoli, ma l’ha minacciato perché non sapeva come altro legare a sé Alex. La confessione è umiliante, patetica per certi versi ma in linea con il personaggio insicuro e irrequieto che è Cole, per cui l’happy ending era prevedibile, ma non mi ha dato la sensazione fosse scontato.
Non ci sono giustificazioni per Cole ma la relazione rifiorisce perché in fondo il nostro uke è un personaggio altamente melodrammatico che non può esser preso sul serio, anche i toni della commedia mitigano le scelte drammatiche e rendono i l’eccentrica coppia congruente pur rappresentando mondi opposti. Quell’incontro è un matrimonio di intenzioni, di idee e tematiche che Nyan-nya concentra in un solo volume convincente e amabile, a cui non si vorrebbe dire addio.


fangirlinkTitolo originale: Sweet Heart Trigger (スイートハート・トリガー)
Titolo italiano: /
Autore: Nyan-nya
Volumi: volume unico
Genere: romantico, commedia, smut
Tipologia editoriale: boy’s love
Pubblicazione originale: moment (Takeshobo)
Uscita originale: 05/05/2015
Pubblicazione italiana: inedito